lunedì 22 ottobre 2012

Cresce la corruzione ma calano le denunce Palazzo Chigi: "Incide su costi grandi opere"

Esiste un rapporto inversamente proporzionale tra corruzione "praticata" e corruzione "denunciata e sanzionata": la prima è ampiamente lievitata, la seconda si è in modo robusto ridimensionata. Questo uno dei dati più allarmanti contenuti nel "Rapporto sulla corruzione in Italia" presentato a Palazzo Chigi. Nel dossier emerge tra l'altro che il fenomeno "ha fatto aumentare i costi delle grandi opere intorno al 40%".
Monti: "Corruzione comporta perdita competitività"Il presidente del Consiglio, Mario Monti, commenta i dati emersi dal rapporto sulla corruzione in Italia: "Il diffondersi delle pratiche corruttive mina la fiducia dei mercati e delle imprese, scoraggia gli investimenti dall'estero, determina quindi, tra i suoi molteplici effetti, una perdita di competitività del Paese". Il premier ribadisce poi l'impegno del suo esecutivo in merito: "E' per queste ragioni che la lotta alla corruzione è stata assunta come una priorità del Governo".
Appalti pubblici nel mirinoSono gli appalti pubblici i più contaminati dalla corruzione. E' quanto emerge dal rapporto sulla corruzione in Italia presentato a Palazzo Chigi. "Il rischio che si registrino fenomeni corruttivi è particolarmente elevato in un mercato che, solo nel 2011, prevedeva una spesa pari a 106 miliardi di euro, pari circa all'8,1% del Pil - avverte la commissione che ha redatto il rapporto, nominata dal ministro Filippo Patroni Griffi -. La dimensione economica del settore spiega la capacità attrattiva esercitata rispetto alle pratiche corruttive". Ecco perché occorre una "costante azione di vigilanza".
Per la Giustizia, calati i casi di corruzione
L'Italia divide con Ghana e Macedonia il 69esimo posto nella classifica redatta da Transparency International sulla corruzione percepita. Nell'ultima rilevazione, l'Italia ha ottenuto un Cpi, Corruption Perception Index, di 3.9 contro il 6.9 della media dei Paesi Ocse. L'indice 10 individua l'assenza di corruzione.
Eppure i dati giudiziari descrivono una realtà diversa registrando il calo dei delitti di corruzione e concussione consumati: nel 2009 i casi furono 311; nel 2012, invece, 223. Le persone denunciate sono passate, nello stesso periodo, da 1.821 a 1.226. Nel decennio tra il 1996 e il 2006 è crollato il numero di condanne per reati di corruzione, passate da 1.600 a 239.
La Corte dei Conti: "Costi per miliardi di euro"
Secondo la Corte dei Conti, la corruzione ci costa diversi miliardi di euro. A questi costi, spiega la Corte nel rapporto, si aggiungono quelli "connessi ai ritardi nella definizione delle pratiche amministrative, al cattivo funzionamento degli apparati pubblici e dei meccanismi previsti a presidio degli interessi collettivi ovvero alla inadeguatezza se non inutilità delle opere pubbliche, dei servizi pubblici e delle forniture pubbliche realizzati, al mancato o insufficiente controllo pubblico sull'attività di trasformazione del territorio, alla non oculata allocazione delle già scarse risorse pubbliche".
"Necessaria più prevenzione"
Secondo il Rapporto, la diffusione del fenomeno rende insufficiente ''il pure importante contrasto di tipo repressivo, imponendo l'elaborazione e l'implementazione di una politica di contrasto di tipo integrato e coordinato, che si avvalga anche di misure di tipo extrapenale, destinate a svolgere una funzione di prevenzione, operanti sul versante prevalentemente amministrativo''. (tg24)

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